Insomma è proprio la Legge a richiedere, all'articolo 4, che i comuni motivino in modo dettagliato l'esclusione di porzioni di territorio edificato dal campo di applicazione della norma. Proprio in questo senso è andato l'intervento del nostro consigliere Martucci, che in Commissione, ha chiesto agli Uffici preposti una puntuale verifica delle zone da escludere, onde evitare di applicare la norma soltanto a dei francobolli di territorio.
Questa Legge infatti, che chiaramente vuole ridurre la necessita di realizzare nuove costruzioni, ha anche, come importante ricaduta, la riattivazione del mercato dell'edilizia e dei servizi connessi che tradizionalmente si pone da volano per lo sviluppo dell'economia. Certo c'è anche un forte sconto sugli oneri di urbanizzazione, che vengono incamerati dal Comune, ma questo fatto è ampiamente compensato dalla natura degli interventi che coinvolgono le micro imprese dell'edilizia, che sono poi, in un territorio come il nostro, la maggioranza.
Forza Italia, in ossequio ai principi di una democrazia liberale, cerca di approcciare le tematiche in modo rigoroso e attento innanzitutto cercando di dare applicazione a Leggi, che la collettività Lombarda ha voluto, senza dimenticare di mantenere un occhio attento alle legittime istanze dei cittadini.
Ci pare incomprensibile che una Legge regionale, bene fatta e molto chiara, possa diventare nei fatti uno strumento poco o per nulla applicabile, per effetto di un passaggio burocratico attraverso gli uffici comunali.
Il Centro destra unito ha anche posto, tra i fondamenti del programma elettorale, la semplificazione dei rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini. Occorre quindi ora intervenire con decisione - ed il compito spetta al nostro Sindaco che oggi ha anche la delega all'Urbanistica - affinché il Comune non diventi invece “l'ufficio complicazione affari semplici”.
Curioso che il modus operandi di Forza Italia desti preoccupazione nelle minoranze, proprio perché l'attenzione ai bisogni del territorio dovrebbe essere un “comune sentire”.
Temiamo, infine, leggendo la stampa odierna, che alcuni giornalisti siano stati mal informati da parte degli uffici di Palazzo Borghi: l'Assessore Orietta Liccati, dimessosi lo scorso 16 maggio, non ha sicuramente potuto seguire lo sviluppo della proposta di delibera sui seminterrati. Gli elaborati grafici, ovvero la parte più significativa del provvedimento, sono stati resi disponibili, ai componenti della commissione pianificazione territoriale, solo lo scorso 23 giugno, quindi oltre un mese dopo le dimissioni. Ci pare veramente irrealistico infatti pensare che degli elaborati, che non sono stati mostrati nelle due precedenti commissioni, fossero in realtà già pronti e visionati dall'allora Assessore.
Questo per amore di chiarezza e verità.
Resta quindi la richiesta di Forza Italia affinché la maggioranza faccia proprio lo spirito della legge regionale e, alla luce del programma elettorale, renda la delibera proposta uno strumento utile ai cittadini gallaratesi nei modi più ampi e trasparenti.